Ultima modifica: 18 Maggio 2023
I.C.S. "Mazzarrone - Licodia Eubea" > Articoli > VITTORIA SUI BULLI: testimonianza di Irene Sbrissa

VITTORIA SUI BULLI: testimonianza di Irene Sbrissa

Oggi, 2 maggio 2023, tutti noi ragazzi delle scuole medie e delle classi quinte della primaria di entrambi i plessi dell’IC Mazzarrone Licodia Eubea, abbiamo partecipato all’incontro tenutosi in videoconferenza con la dottoressa Irene Sbrissa per sensibilizzare sull’argomento del bullismo. La dottoressa è laureata in ingegneria informatica ed è anche una campionessa paralimpica.

Fin da subito è stata molto gentile con noi, si è presentata e poi ci ha raccontato la storia della sua vita. Lei era non udente e, per questo le sono stati impiantati due dispositivi elettronici (impianto cocleare), che le hanno permesso di sentire, e questo, come spesso ha ribadito, è stata la maggior causa per cui la prendevano in giro. Con molto dolore e angoscia ci ha raccontato i duri anni durante i quali ha sopportato continue molestie da parte dei compagni. c’era gente che si faceva gli apparecchi di carta e se li metteva nelle orecchie, per deriderla. Un altro motivo per gli sberleffi erano i suoi denti, poiché, prima di mettere l’apparecchio dentale, li aveva larghi e gliene dicevano di tutti i colori.

Noi abbiamo anche avuto la possibilità di parlare direttamente con lei, facendole delle domande e sono emerse tante cose. Lei ha parlato con i suoi genitori fin dal principio. Solo loro, insieme alle sue uniche vere amiche di quel periodo, sono state le uniche persone che l’hanno sostenuta, aiutata ed indirizzata su cosa doveva fare.

Una cosa che l’ha molto aiutata è stato il Karate. Ai tempi lo praticava per difendersi dai bulli, anche se, come ha anche detto lei stessa, la violenza non è mai la soluzione ai problemi. Con il tempo è diventata una passione fino a vincere una medaglia d’argento l’anno scorso.

Alla domanda: “Che rapporti hai oggi con i tuoi bulli?” lei ha risposto che con alcuni sono pure diventati amici, altri si vergognano a guardarla in faccia e altri non sono minimamente cambiati. Invece alla domanda: “L’Irene del passato sarebbe fiera dell’Irene del presente?” lei risponde che sarebbe fierissima e felicissima di tutto quello che ha creato.

Concludo dicendo che secondo me questa ragazza è stata molto coraggiosa a scegliere di combattere e a trovare le forze per sopportare ogni giorno quest’agonia. Non è da tutti svegliarsi ogni giorno sapendo quello che ti aspetta lì fuori e molti non ce la fanno.

Ho capito che lei ora è finalmente felice, è una persona realizzata, che questa esperienza è riuscita a farla maturare e a crescere.

Quello che fa nelle scuole è un grandissimo lavoro di sensibilizzazione affinché queste cose   non accadano mai più.

Sofia Bellassai

III A “E. Majorana”

Lascia un commento